domenica 17 luglio 2011

Il Velino, un contributo da 1.000.000 di euro

L'inchiesta sulla P4 sta portando alla luce fatti davvero inquietanti. Tra questi i magistrati stanno cercando di comprendere il ruolo della Dottoressa Elisa Grande (nella foto), capo dipartmentio per l'editoria presso la Presidenza del Consiglio. In pratica e' lei che gestisce i contributi per i giornali e le convenzioni con le agenzia di stampa.

Grazie ad un articolo di Marco Lillo de Il fatto quotidiano, risulta come il Velino, che controlla anche l'agenzia di stampa AGI, abbia ricevuto un contributo pari a circa un milione di euro. L'idea era quella di dare forza ad un mezzo di comunicazione vicino a furbetti della P4. Dall'articolo emerge una classica situazione all'italiana, telefonate, regali, pressioni fino alla concessione del contributo.

Naturalmente si tratta di soldi pubblici. Denari che versiamo alle casse dello Stato e che avrebbero potuto dar luogo a 1.667 sussidi.

domenica 10 luglio 2011

Corecom "festa di addio" da 60.000 euro

Alzi la mano chi conosce il Corecom (Comitato regionale per la comunicazioni del Piemonte)!

La legge che prevede la sua istituzione lo descrive come "organo funzionale all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nonche' di consulenza, gestione e controllo della Regione in materia di comunicazioni".

Ebbene i suoi ultimi rappresentanti, ben 8 nominati politicamente (costo 470.000 euro annui), hanno deciso di prenotare il Teatro Carignano di Torino per presentare i loro 5 anni di mandato. Si tratta di ben 7 voluminosi volumi (evviva la dematerializzazione dei documenti!).

Il costo dell'operazione e' stata calcolata in 60.000 euro ma non sono stati inutili. Probabilmente, a causa di questa spesa inutile, un recente provvedimento (DDL regionale n.101 collegato alla finanziaria), prevede la riduzione dei commissari da 8 a 3 con una spesa complessiva pari a circa 80.000 euro, quasi 2 milioni di euro risparmiati in una legislatura (vedi comunicato stampa del Consiglio regionale).

Per i nostri sussidi prendiamo in considerazione i 60.000 euro della "festa di addio" ma la bella notizia e' la riduzione dei commissari!

martedì 5 luglio 2011

Innocenzo Cipolletta, un assegno per far ripartire i consumi

Oggi non ci occuperemo di sprechi ma, dal momento che in queste ore e' stata varata una manovra finanziaria che purtroppo non affronta i problemi del nostro paese, abbiamo deciso di riportare il commento di una figura autorevole nel campo dell'economia: Innocenzo Cipolletta attuale Presidente dell'Universita' di Trento con un passato di funzionario e di dirigente all’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e all’ISCO (Istituto Nazionale per lo Studio della Congiuntura).

Nel suo suo "diverso parere" pubblicato sul settimanale l'Espresso del 7 luglio propone la sua ricetta per dare una "frustata" alla nostra economia e far ripartire i consumi nel nostro paese. C'e' un passaggio in particolare che ci piace sottolineare, rigurda il supporto al reddito. Cipolletta ritiene che per far ripartire l'economia bisogna mettere le mani nelle tasche degli italiani, ma per metterci qualcosa dentro! In particolare, prosegue nel suo editoriale, se si volesse far crescere i consumi, sarebbe meglio agire sulla spesa pubblica, dando un assegno mensile a quanti hanno perso il lavoro e non hanno ammortizzatori sociali nonche' a tutto il mondo dei lavoratori a termine (i precari).

Un ringraziamento a Innocenzo Cipoletta a cui questo blog chiede un gesto di "solidarieta' generazionale" per coprire le maggiori uscite. Infatti, considerando che fino a giugno dell'anno scorso e' stato Presindente delle Ferrovie dello Stato, dichiarando un reddito di circa 1,2 milioni di euro, lasciare il 5% della sua pensione all'INPS, piu' precisamente alla gestione separata (quella dei precari), non dovrebbe essere un problema. Siamo certi che la sua pensione, certamente d'oro, non ne risentira'.





  

lunedì 4 luglio 2011

Sgarbo di 800.000 Euro

Ma era proprio necessaria una sceneggiatura da 800.000 euro per un programma mai andato in onda prima?
Tanto e' costata la riproduzione scenografica della Scuola di Atene del Raffaello in occasione del programma di Vittorio Sgarbi che, e' bene ricordare, e' andato in onda per una sola puntata.

Per Viale Mazzini il conto è aperto: il contratto con la società Ballandi per 2,35 milioni di euro, un milione di euro per il critico con un accordo in scadenza a dicembre, un milione per i costi industriali e di rete.
E ancora, la beffa per gli inserzionisti: 1,6 milioni di euro per una vetrina pubblicitaria trasformata in scantinato per cinque serate su Rai1 con un minimo garantito del 18 per cento di share, e invece Ci tocca anche Sgarbi, or vi sbigottirà (anagramma del suo nome) ha avuto vita breve e faticosa con esordio-addio un mercoledì di metà maggio con l’8,27 per cento di share e minimi monoscopici al 5,65, nel senso che il monoscopio tira di più.
Lo scherzo e' costato ai contribuenti, e' il caso di ricordare che la RAI e' una societa' pubblica, 4.350.000 Euro oppure 7.250 sussidi del valore di 600 euro ciascuno.

per approfondimenti si rimanda all'articolo pubblicato sul sito del Fatto Quotidiano.

venerdì 1 luglio 2011

Voli blu

I precari Padoa-Schioppa se lo ricordano per la frase "mandiamo i bamboccioni fuori di casa". Io personalmente lo ricordo per una frase che mi sento di condividere "le tasse sono bellissime" e per alcuni suoi atti e comportamenti che meritano di essere sottolineati. L'ex Ministro dell'Economia viaggiava con aerei low-cost e fu lui ad introdurre quella che Tremonti oggi vorrebbe tanto applicare: la spending review (non piu' bilanci redatti secondo il criterio della spesa storica e tagli lineari per tutte le pubbliche amministrazioni bensi' mirati e dopo una ricognizione degli sprechi).

Il ricordo dell'ex Ministro dell'Economia non e' a caso. Infatti, a leggere su l'Espresso dei Voli Blu dei nostri politici il rimpianto per una figura di cosi' alto profilo umenta.

Se volete sdegnarvi vi consiglio la lettura dell'articolo. Si va dai nuovi elicotteri (50 milioni di euro), dotati di ogni confort, ai voli di Stato che nel 2010 hanno raggiunto "quota" 8.500 ore per un presunto costo commerciale pari a 100 milioni di euro.

Per i nostri calcoli oggi prendiamo in considerazione solo il costo dei nuovi Elicotteri Blu di cui francamente non sentiamo l'esigenza. Con 50 milioni di euro si sarebbero consegnati 83.333 sussidi a persone che li avrebbero utilizzati per spese quotidiane contribuendo cosi' alla ripartenza della domanda interna di beni e servizi uno dei problemi piu' urgenti della nostra economia.

giovedì 30 giugno 2011

Consiglio Superiore della Magistratura....aggiornamenti


Adesso abbiamo capito perche' il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) costa alla colletivita' cosi' tanti soldi (articolo del 16 giugno).

Il settimanale Panorama del 29 giugno pubblica a pagina 30 un articolo dal titolo eloquente: "CSM lumaca: un anno per le nomine in terra di mafia". Leggendo scopriamo che in una regione quale la Calabria, funestata dalla 'ndrangheta, c'e' voluto un anno e mezzo per trovare il nuovo procuratore generale di Catanzaro, Santi Consolo.

E' evidente che un cosi' duro lavoro ha determinato un grande impegno non solo da parte dei 24 consiglieri ma anche dei 243 dipendenti dell'Ente che, ebbene ricordare, hanno effettuato nel 2010 complessivamente 689.877 ore di straordinario.

martedì 28 giugno 2011

dopo i dipendenti "fantasma" non potevano mancare anche i Partiti fantasma

Che i Partiti si fossero crati una legge a doc per avere a disposizione un finanziamento pubblico e' noto a tutti. Questo "si e' reso necssario", dira' qualche segretario di partito, per via dell'approvazione del referendum che negava la possibilita' di ricevere i rimborsi elettorali.

Quello che molti meno sanno e' che, in caso di elezioni anticipate, come in quest'ultima legislatura, i rimborsi elettorali di quella precedente proseguono fino ad esaurimento del quinto anno di "ipotetica legislatura". E' proseguono anche per i partiti che nel frattempo si sono estinti (vi ricordate ancora della Margherita?). Tutto questo grazie ad un emendamento inserito alla chetichella nel decreto milleproroghe del 2006.

Grazie ad una bella inchiesta (clicca qui) fatta dal quotidiano la Repubblica scoprimo i fondi che vengono tutt'ora elargiti per la XV legislatura (2006/2008) e per la XVI (2008/2013), quella attuale.

I fondi sopra citati riguaredano le elezioni per Camera e Senato, ma la musica e' la stessa per Europee, Regionale ecc. ecc.

Due considerazioni ritengo doverose. La prima riguarda il fatto che il Movimento 5 stelle che vede come leader Bepper Grillo, alle scorse elezioni regionali del 2010 (ma anche alle amministrative del 2011) ha ben figurato conseguendo un ottimo risultato elettorale in tutte le regioni senza spendere grandi somme e, soprattutto, senza chiedere alcun rimborso. La seconda, tutti i gruppi eletti, sia in Parlamento che nelle Regioni, godono di abbondanti finanziamenti (vedi articolo su dipendenti fantasma del Senato) per il funzionamento del gruppo e per il personale. E' proprio necessario un finanziameto aggiuntivo dove si ottengono rimborsi 10 volte maggiori rispetto a quello che si e' dichiarato (vedi Lega)? Senza parlare delle violazioni durante la campagna elettorale dove tutti, o quasi, i partiti attaccano i propri manifesti senza curarsi del rispetto delle regole tanto si sono fatti una legge che con mille euro sani tutte le malefatte!

 Per i nostri calcoli sui sussudi prendiamo in considerazione solo i soldi tutt'ora elargiti ai partiti fantasma per la XV legislatura (quella precedente a questa). La cifra riportata in tabella sul quotidiano la Repubblica e' pari a 150 milioni di euro.

sabato 25 giugno 2011

L'incredibile storia dei dipendenti fantasma del Senato


Pietro Ichino, giustlavorista ex dirigente del sindacato Fiom-Cgil ed attuale Senatore della Repubblica eletto nelle file del Partito Democratico, ha denunciato in questi giorni un'incredile sperpero di denaro pubblico riguardo il pagamento di dipendenti di ex gruppi parlamentari.

Tutto ha inizio con una delibera del Consiglio di Presidenza del 1993 che istituisce un meccanismo volto a consentire ai dipendenti dei Gruppi parlamentari che risultavano non più costituiti, di non essere licenziati, bensì essere – per così dire – assorbiti da altri Gruppi interessati a impiegarli utilmente, anche in soprannumero rispetto all’organico normale determinato in base al numero dei senatori. A tal fine la Presidenza del Senato allora dispose l’assegnazione a ciascun Gruppo di un contributo speciale, commisurato al numero dei dipendenti assorbiti. La stessa delibera disponeva altresì che il personale dei Gruppi disciolti che non fosse stato assorbito da alcun altro Gruppo, confluisse nel Gruppo Misto.

Spiegato il dispositivo normativo il risultato pratico e':

   – il Gruppo del Popolo della Libertà dovrebbe, in base al numero dei propri senatori (131), secondo la regola generale, disporre di 21 dipendenti; ne ha invece 30;
   – il Gruppo del Partito democratico, composto da 106 senatori, dovrebbe disporre di 18 dipendenti; ne ha invece 24;
   – il Gruppo della Lega Nord, composto da 26 senatori, dovrebbe disporre di  9 dipendenti; ne ha invece 10;
   – il Gruppo dell’Unione di Centro, SVP e Autonomie, composto da 15 senatori, dovrebbe disporre di 7 dipendenti; ne ha invece 12;
   – il Gruppo dell’Italia dei Valori, composto da 12 senatori, dovrebbe disporre di 6 dipendenti; ne ha invece 12;
   – il Gruppo misto, infine, composto da 21 senatori, dovrebbe disporre di 8 dipendenti; ne ha invece 21.

Questo significa che sono a libro paga del Senato ben 34 persone a cui vengono concessi degli ammortizzatori sociali perpetui! E che ammortizzatori! Dovete sapere infatti che il rimborso che i gruppi ricevono per questo "personale aggiunto" varia tra i 92.847,64 e i 154.122,93 euro annui.

Il lauto stipendio per questi dipendenti fantasma, naturalmente ai danni della collettivita', e' pari a 123.305,28 che moltiplicato 40 significa 4.932.211,20 euro annui (8.220 sussidi di disoccupazione).

L'intervento completo di Ichino al Senato e' leggibile cliccando qui. Domanda: ma alla Camera, dove il numero dei deputati e' doppio rispetto al Senato, circoleranno dei fantasmi??

P.S. Nei prossimi giorni riprenderemo questa incredibile spesa perche' le soprese non sono finite!

giovedì 23 giugno 2011

Antitrust contro Poligrafico.....aggiornamenti

Qualche giorno fa ci eravamo occupati della societa' ad intero capitale pubblico Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l'avevamo definita un po' "ballerina" per via dello scioglimento del Consiglio di Amministrazione inserito nel Decreto sviluppo 78/2010. La caduta del cda era dovuta, almeno ufficialmente, alle lungaggini per la produzione della carta d'identita' elettronica e della sua integrazione con la tessera sanitaria e il codice fiscale.

Ebbene, grazie al quotidiano on line leggioggi, si apprende come l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), in una nota Pubblicata sul Bollettino del 13 giugno ritenga che: "La ragione dell’esclusiva nelle forniture alle Amministrazioni statali attribuita al Poligrafico non sembra risiedere in motivi tecnici né in esigenze riconducibili a particolari caratteristiche dei prodotti e dei relativi processi produttivi".

Insomma, dopo il danno adesso abbiamo anche la beffa!
ps. Ma da chi siamo governati???

mercoledì 22 giugno 2011

il costoso valzer delle poltrone nei Cda di Sogei e Poligrafici (due societa' a capitale pubblico!)

Con il Decreto sviluppo (l.78/20110) per la seconda volta in due anni vengono azzerati i Consigli di Amministrazione di due importanti Societa' per Azioni a capitale interamente pubblico: si tratta della Sogei e dell'Istituto Poligrafico e Zecca.

La motivazione ufficiale e' quella della produzione della carta d'identita' elettronica e della sua integrazione con la tessera sanitaria e il codice fiscale. Per ora, quello che è certo è che, ancora una volta, assistiamo allo sperpero di denaro pubblico che consegue alla continua instabilità gestionale, alla rimodulazione di organici ed organigrammi, alla riformulazione di indirizzi e piani operativi, con motivazioni che appaiono quanto meno poco convincenti e trasparenti. La Carta d’identità elettronica è un progetto che risale addirittura al 1997 (14 anni fa !), più volte rilanciato e altrettante volte naufragato!

Esemplare il caso Sogei. Per questa Società, infatti, si tratta del quarto scioglimento anticipato in soli cinque anni, in una società pubblica, che ha compiti strumentali, di natura meramente tecnica, il cui unico cliente è il ministero dell’Economia, che ne indirizza, con pieni poteri di controllo, l’attività.
Della vicenda si occupa la Corte dei Conti nella relazione sulla gestione della società per gli anni 2006-2007, che qualifica la norma con la quale si scioglie il Cda “per molti aspetti invero piuttosto singolare”. Nelle sue conclusioni la Corte dei Conti considiera i costi definiti “aggiuntivi” in quanto imputabili – almeno indirettamente – ai primi due scioglimenti anticipati del C.d.A. di Sogei, pari a oltre 11 milioni di euro. Se considerate che di scioglimenti ne avverranno ancora tre e' facilmente intuibile che i costi sostenuti da noi contribuenti sara' ben maggiore di quelli fino ad ora individuati.

Questo sperpero inutile di danaro non comporta solo un danno alle casse dello Stato, cioe' noi, ma ci priva anche di possibili servizi. In questo caso, prendendo solo in considerazione gli 11 milioni calcolati dalla Corte dei Conti, i mancati sussidi di disoccupazione sono ben 18.333!!

domenica 19 giugno 2011

485.000 euro per una scuola di Magistratura "leghista" mai nata

“Io mi sento più sicuro se vado a farmi giudicare da un magistrato che capisce il mio dialetto”. Da oggi, quindi, chi in Lombardia dovrà affrontare un procedimento giudiziario può stare più sereno. Parola di Umberto Bossi.
La scuola tanto voluta dal vertice leghista, Castelli in testa, dopo circa 5 anni dal primo decreto legisltativo non ha ancora visto la luce e, considendo le parole del Vice Presidente del CSM Vietti, mai la vedra'! Bene hanno fatto le amministrazioni locali, comune e provincia di Bergamo, a disimpegnarsi dal progetto. Peccato pero' che per due anni hanno pagato un affitto che ammonta a 485.000 euro.

Chi vuole apprendere tutte le vicende della mancata scuola di Magistratura "lombarda" puo' leggere l'articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano.

Quello che a noi precari interessa e' sapere che 808 possibili sussidi di disoccupazione non sono stati erogati.

giovedì 16 giugno 2011

Consiglio Superiore della Magistratura, la legge la fanno loro

Il Consiglio Superiore della Magistratura (di seguito CSM), organo di autogoverno della Magistratura ordinaria (civile e penale) di rilievo Costituzionale, ha il compito di perseguire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura italiana dagli altri poteri dello Stato, Esecutivo in particolare (ergo il Governo ergo Silvio Berlusconi). Rimando a Wikipedia per maggiori informazioni.

L'idea di occuparsi del CSM e' frutto di un articolo pubblicato su l' Espresso del 9 giugno (pagg. 56, 57, 59).

I lettori di questo blog ormai sanno qual e' l'intento dei nostri articoli: scovare le spese superflue nella Pubblica Amministrazione per convertirle in sussidi di disoccupazione a vantaggio di chi, licenziato, non gode di alcun ammortizzatore sociale se non il supporto della propria famiglia.

Ebbene, nel nostro CSM, di spese da poter convertire sembra ce ne siano parecchie:

1) dall'articolo si evince come il CSM italiano sia il piu' ricco del mondo: budget 2011 38milioni 828mila 149euro. La crisi questo "nostro" organo costituzionale sembra non averla assaporata dal momento che dal 2007 ad oggi il bilancio e' cresciuto del 26,23%. Non sarebbe il caso di dotare questa struttura di fondi pari alla media degli organi di altri paesi europei come Francia, Spagna e Germania?

2) tutta la Pubblica Amministrazione, in rispetto della finanziaria 2010, e' concentrata in un piano di contenimento della spesa attraverso il blocco delle assunzioni nonche' del licenziamento massiccio per chi ha contratti "atipici" (vedi licenziamenti nella sanita' piemontese). Si tratta di tagli "orizzontali" per i quali lo stesso Mario Draghi non e' d'accordo . Al CSM tutto questo non serve perche' le regole se le fanno da se. Nello specifico, a fronte della legge che prevede un valore dei gettoni di presenza per i 24 consiglieri non superiore a 30 euro giornalieri, hanno deciso di assegnarsi una cifra forfettaria mensile di 4.860 euro. Ma 30 euro moltiplicati 22 giorni lavorativi al mese non fa 660 euro?

3) sempre in base al contenimeno della spesa, la finanziaria 2010 chiede un'attenzione anche per le ore di straordinario. Al CSM i 243 dipendenti nel 2010 hanno effettuato ben 689.877 ore di straordinario;

4) il CSM, come scritto sopra, ha un numero di consiglieri pari a 24. Gli autisti sono 32. Anche in questo caso qualcosa non torna soprattutto considerato che lo stesso ente in Francia, riporta l'autore dell'articolo Stefano Lavadiotti, ne dispone di 3, si, avete letto bene tre!!

5) lo stipendio di ogni singolo consigliere del CSM e' pari a 222.000 euro lordi annui (il vice presidente piemontese Michele Vietti 255.000).

6) Oltre allo stipendio e al gettone di presenza forfettario i non residenti possono contare su un'indennita' di missione pari a 340 euro lordi  al giorno!!.

Quando sento dire nei vari Talk Show televisivi che al nostro paese, per uscire dalla crisi, servono maggiore Solidarieta' e Competitivita' e poi leggo di questi stipendi, gettoni e indennita' di missione qualche domanda mi sorge spontanea!!

P.s. per i nostri sussidi di disoccupazione prendiamo in considerazione solo i risparmi provenienti dal rispetto della legge che prevede il tetto di 30 euro per il gettone di presenza giornaliero: (4.860 euro forfettario mensile - 660 gettone secondo legge = 4.200 * 24 consiglieri *12 mesi = 1milione 209mila 600euro pari a 2.016 sussidi del valore di 600euro.

P.s. Su l'Espresso di questa settimana e' Pubblicata una lettera di "smentita" del Segretario del CSM ma, come dice l'autore dell'articolo: "grazie per la lettera, che peraltro non smentisce nulla di quanto abbiamo scritto".

lunedì 13 giugno 2011

La regione Lombardia si e' "fumata" 1,5 miliardi di euro

La Regione Lombardia, molto spesso indicata come modello di gestione nell'ambito della sanita' (forse bisognerebbe precisare modello per la prestazione dei servizi attraverso l'utilizzo delle strutture convenzionate piu' che per la gestione di quelle pubbliche), nel 1999 varo' la carta dei servizi.

Dalla presentazione sembrava essere uno strumento di grande innovazione. Uno degli utilizzi, per esempio, poteva portare alla scelta del medico di base evitando lughe code ai classici sportelli. Dopo circa 12 anni l'unico uso, secondo il sito Linkiesta, sembra sia l'acquisto delle sigarette presso i distributori automatici di sigarette.

Le risorse fin qui utilizzate per lo sviluppo del servizio, Michele Sasso autore dell'articolo, le quantifica in circa 1,5 miliardi di euro. Larticolo completo lo potete leggere cliccando qui

Per chi vuole approfondire l'importante tema della Sanita', che rappresenta circa l'80% del bilancio di una Regione (in Piemonte 81% per essere pignoli), segnalo un interessante blog, che tratta il tema della Sanita' pubblica. E' curato da un medico Presidente del Comitato "Salviamo il San Giacomo".

Tornando ai nostri sussidi, se i circa 128 milioni di euro annui mediamente spesi dalla Regione Lombardia, fossero stati utilizzati per erogare sussidi di disoccupazione (valore ipotetico 600 euro) avremmo avuto a disposizione ben 212.778 assegni per alleviare la mancanza di lavoro per chi e' sprovvisto di qualsiasi forma di ammortizzatore sociale!

venerdì 10 giugno 2011

rimborsi elettorali, anche se presentati in ritardo la Camera sborsa 460 mila euro

La Camera salva i partiti, e le liste civiche. Questo grazie all'ok ai rimborsi elettorali per cinque liste che hanno presentato fuori tempo massimo le richieste di liquidazione per le spese sostenute alle elezioni regionali del 2010.
Si tratta di 460 mila euro cosi' ripartiti:
- La Puglia per Vendola 198.000 euro;
- Insieme per Bresso 117.000 euro (Piemonte);
- Lista civica cittadini per Bonino 74.000 euro;
- Noi con Burlando 49.000 euro (liguria);
- Io amo la Lucania (lista civica candidato Magdi Allam  Basilicata).
Chissa' se fosse capitato ad un comune mortale.
P.s. Ma almeno una sanzione non la si poteva applicare? Ad esempio, se si fosse "prelevato" il 30% (come per i pagamenti effettuati in ritardo ad Equitalia) avrebbe permesso un risparmio per "Pantalone" 138 mila euro.

In definitiva 138.000 Euro darebbero vita a  230 sussidi a disposizione di chi e' privo di qualsiasi ammortizzatore sociale.

L'articolo completo lo si puo' trovare a pagina 20 de "l'Espresso" del 20 giugno 2011.

giovedì 9 giugno 2011

I parlamentari (e i loro parenti) vanno dal dentista e pantalone paga!

Grazie ad un'interrogazione presentata dal gruppo (anche se eletti nelle liste del PD) dei Radicali si e' scoperto come, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro.

Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Leggi tutto l'articolo ed osserva la tabella riepilogativa delle spese!

Per chi volesse sapere quanti sussidi di disoccupazione (valore 600 euro) si potrebbero erogare al posto della polizza medica per i nostri parlamentari, sappia che sono 16.862!

La Repubblica
11 Aprile 2011

mercoledì 8 giugno 2011

Sportello della Salute, un doppione degli sportelli presenti nelle ASL

E 'polemica, in Regione Piemonte, sulla nascita dello «Sportello in salute», una sorta di punto di ascolto e di sostegno «in campo neutro» dedicato ai cittadini alle prese con problemi o contenziosi con un'Asl o un ospedale, o bisognosi di un aiuto pratico grazie al volontariato. Nino Boeti, responsabile per la Sanità dei Ds, annuncia un'interrogazione per chiedere conto sia dell'obiettivo sia del finanziamento previsto per il progetto adottato dal commissario dell'Aress, Claudio Zanon, lo scorso 10 novembre: 65 mila euro l'anno per l'affitto dei locali nel 2011, altri 22 per il periodo che va dall'1 novembre al 31 dicembre prossimo, ulteriori 20 mila euro per immobili e arredi, altri 5 mila per software. Insomma, secondo il consigliere regionale si tratta di «Un doppione degli Uffici Comunicazione e Relazioni col Pubblico che già esistono in tutte le Aziende sanitarie e in tutte le Aso».

Per il nostro calcolo 65.000 euro annui diviso 600 (valore ipotetico del sussidio) fa 108 assegni non erogati a persone che hanno perso il lavoro e non godono di alcun sostegno al reddito. Non sara' un grande numero ma, come diceva Toto': "e' la somma che fa il totale"!
Marco Accossato
La Stampa
20 Novembre 2010

lunedì 6 giugno 2011

CNEL l'inutile ente da 20 milioni di euro

Ecco come il giornalista Stefano Livadiotti nel suo articolo pubblicato su l'Esperesso definisce il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL): "un oggetto poco noto citato dai sussidiari con la definizione di organo di rilevanza costituzionale. Di fatto il Consiglio, il cui presidente sarebbe secondo alcune ardite interpretazioni la quarta carica dello Stato, non conta un fico secco e detiene da anni un'incontrastata leadership sull'affollato mercato nazionale dell'aria fritta".
Quanto alle proposte di legge, in mezzo secolo i consiglieri ne hanno faticosamente messe a punto undici (alcune di portata storica, come quella sulle agevolazioni bancarie ai pescatori). Considerando che il Cnel brucia poco meno di 20 milioni di euro l'anno, si può calcolare che in media ciascuno degli elaborati sia costato alle tasche dei contribuenti qualcosa come 100 milioni. In compenso, nessuno ha mai tagliato il prestigioso traguardo dell'approvazione parlamentare.

Senza voler licenziare i dipendenti, il costo annuo di funzionamento del carrozzone e' pari a 10.657.544 e 60 centesimi. Se ne potrebbero distribuire di assegni di disoccupazione (per l'esattezza 17.763 se i sussidi avessero il valore di 600 euro)!

l'Espresso
3 maggio 2011

Nuovi Sottosegretari, ma quanto ci costano?!

Recentemente il Governo ha "assunto" nove nuovi sottosegretari. Per capirne le motivazioni e la giusta dislocazione vi consiglio la visione dell'editoriale di Marco Travaglio ad Annozero del 12 maggio 2011.
Se qualcuno e' interessato a sapere qual e' il loro costo e' presto detto: 3.172.104 (tremilionicentosettantaduemilacentoquattro euro)! A onor del vero dopo le dimissioni da Sottosegretario di Daniela Melchiorri la spesa complessiva ammonta a 2.819.648 euro.

Per chi vuole conoscere il dettaglio di tutte le voci di spesa puo' leggere l'articolo de "Il fatto quotidiano" datato 09 Maggio 2011.

Riassumendo 2.819.648 Euro diviso 600 Euro (sussidio ipotetico) = 4.700 sussidi annui

martedì 31 maggio 2011

Pompei crolla, loro mangiano....e bevono!

Mille bottiglie di vini pregiati per una spesa di 55mila euro. Ricche consulenze all'ex collaboratore di Cosentino. Ecco come il commissario straordinario voluto da Bondi ha usato i fondi per il sito archeologico
(18 novembre 2010). Mentre Pompei cadeva a pezzi, nelle ambasciate italiane sparse per il mondo si brindava. Con il vino "Villa dei misteri Igt", che l'ex commissario straordinario della Protezione civile Marcello Fiori, responsabile del sito fino a qualche mese fa, aveva comprato dalla pregiata ditta Mastroberardino e spedito come gentile cadeau. Nell'elenco delle uscite effettuate negli ultimi mesi, risulta tra le altre un impegno di ben 55 mila euro verso l'azienda vitivinicola, soldi usati per acquistare uno stock di mille bottiglie.
Questo il commento finale indicato nell'articolo: "dei 79 milioni che i due commissari avevano a disposizione, l'importo destinato agli interventi di messa in sicurezza è pari appena al 52 per cento del totale. Mentre a tutti gli interventi di valorizzazione e comunicazione, su cui procura e Corte dei Conti dovrebbero guardare con attenzione, è andato il 48 per cento, pari a 38,2 milioni".

Riassumendo, 38,2 milioni di spese per "valorizzazione e comunicazione" (ergo bottiglie di vino e molto altro ancora) che divise per 600 euro (ipotetico valore del sussidio di disoccupazione) darebbero vita a ben 63.667 sussidi!
l'Espresso (articolo completo)
11 Novembre 2010

Mancato accorpamento dei referndum alle elezioni amministrative


Come già anticipato su questo sito circa 400 milioni di euro potrebbero essere risparmiati  accorpando in un unico election day elezioni europee*, amministrative (là dove si tengono) e referendum sulla legge elettorale. Di questi 400 milioni, 200 milioni di euro sono i costi variabili (forze di polizia, personale impiegato, ecc..) e 200 costi indiretti (costo per le famiglie, valore del tempo, ecc.). Inoltre abbiamo stimato in 115 milioni i costi “fissi” ineludibili quali la stampa delle schede e la loro spedizione sul territorio.
Leggi l'articolo completo su: Lavoce.info

* Icalcoli sono relativi ai referendum del 2009 ma le varie voci di spesa sono identici ai costi per i referendum del 2011.
Riassumendo: Costi variabili 200 milioni + Costi fissi 115 miloni = 315 miloni di Euro/600 Euro (valore del sussidio di disouccupzione) = 525.00 Sussidi di disocuupazione.

Fondi a pioggia e fiere di paese Legge mancia anche in Senato

Da un articolo di Sergio Rizzo vengono denunciati gli sprechi derivanti dalla cosidetta legge mancia: "110,8 i milioni di euro che il governo dovrà distribuire sulla base di una risoluzione del Senato: una riedizione della cosiddetta «legge mancia» 103,9  milioni «spesi» dalla Camera. Finanziate 588 iniziative tra le più eterogenee: da una scuola di calcio a Torino a una rotonda a Pieve Emanuele (Milano).....".

Riassumendo: 110,8 milioni spese dal Senato + 103,9 milioni spese dalla Camera = 214,7 milioni che se divisi per 600 euro (ipotetico valore del sussidio di disoccupazione) si potrebbero avere = 357.833 sussidi

L''articolo completo e' disponibile grazie all'archivio del Corriere della Sera.
Sergio Rizzo
20 marzo 2010

giovedì 12 maggio 2011

da domani al salone del libro

VENERDI 13, SABATO 14 e DOMENICA 15
vieni a trovarci alla nuova fermata
della metro davanti al LINGOTTO!
un attimo prima di entrare al bellissimo
e gigantesco SALONE DEL LIBRO 2011

mercoledì 11 maggio 2011

DALLE PAROLE AI FATTI



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giovedì 5 maggio 2011

Consegna Appello dei Precari al Prefetto di Torino


I rappresentanti de “il nostro tempo è adesso - Torino” hanno incontrato quest’oggi il Prefetto di Torino Alberto Di Pace per consegnare, al rappresentante del Governo presente sul territorio, l’Appello al Presidente della Repubblica letto in occasione della manifestazione del 9 Aprile.
Il Dottor Di Pace nel leggere l’appello ha trovato “equilibrio nel documento e in come il Movimento stia affrontando il tema del precariato e saranno queste le parole – ha proseguito - che riporterò al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell’incontro di oggi”.

Nel corso dell’appuntamento il Prefetto si è mostrato molto attento alle disamine del precariato, non solo come aspetto lavorativo, ma soprattutto quale elemento perturbante nella costruzione di un futuro delle giovani generazioni.

“Il nostro tempo è adesso – Torino” ha indicato al Dottor Di Pace le prossime iniziative per passare “dalle manifestazioni di piazza alle proposte concrete”. In proposito è stata presentata la lettera (in allegato), inviata a Confindustria in occasione dell’Assise del 7 Maggio di Bergamo, che chiede il riutilizzo di parte dei finanziamenti a fondo perduto, assegnati alle imprese, per abbassare il carico fiscale dei lavoratori dipendenti ed incentivare l’assunzione a tempo indeterminato.

Nel salutare i rappresentanti del Movimento il Prefetto, inoltre, ha ricordato come le “le porte della Prefettura siano sempre aperte per ascoltare e riportare al Governo proposte concrete per il miglioramento del nostro territorio e più in generale del paese”.

Comitato Promotore:
Alberto Formichella, precario scuola
Francesca Pignatelli, collaboratrice pubblica amministrazione
Giancarlo Bertolone, laureato scienze agrarie - disoccupato
Marco Riva, ricercatore
Massimiliano Rebuffo, giovani non + disposti a tutto CGIL Torino Tel. 3336098 040
Massimiliano Abbruzzese, precario pubblica amministrazione Tel. 392 78 22 843