sabato 25 giugno 2011

L'incredibile storia dei dipendenti fantasma del Senato


Pietro Ichino, giustlavorista ex dirigente del sindacato Fiom-Cgil ed attuale Senatore della Repubblica eletto nelle file del Partito Democratico, ha denunciato in questi giorni un'incredile sperpero di denaro pubblico riguardo il pagamento di dipendenti di ex gruppi parlamentari.

Tutto ha inizio con una delibera del Consiglio di Presidenza del 1993 che istituisce un meccanismo volto a consentire ai dipendenti dei Gruppi parlamentari che risultavano non più costituiti, di non essere licenziati, bensì essere – per così dire – assorbiti da altri Gruppi interessati a impiegarli utilmente, anche in soprannumero rispetto all’organico normale determinato in base al numero dei senatori. A tal fine la Presidenza del Senato allora dispose l’assegnazione a ciascun Gruppo di un contributo speciale, commisurato al numero dei dipendenti assorbiti. La stessa delibera disponeva altresì che il personale dei Gruppi disciolti che non fosse stato assorbito da alcun altro Gruppo, confluisse nel Gruppo Misto.

Spiegato il dispositivo normativo il risultato pratico e':

   – il Gruppo del Popolo della Libertà dovrebbe, in base al numero dei propri senatori (131), secondo la regola generale, disporre di 21 dipendenti; ne ha invece 30;
   – il Gruppo del Partito democratico, composto da 106 senatori, dovrebbe disporre di 18 dipendenti; ne ha invece 24;
   – il Gruppo della Lega Nord, composto da 26 senatori, dovrebbe disporre di  9 dipendenti; ne ha invece 10;
   – il Gruppo dell’Unione di Centro, SVP e Autonomie, composto da 15 senatori, dovrebbe disporre di 7 dipendenti; ne ha invece 12;
   – il Gruppo dell’Italia dei Valori, composto da 12 senatori, dovrebbe disporre di 6 dipendenti; ne ha invece 12;
   – il Gruppo misto, infine, composto da 21 senatori, dovrebbe disporre di 8 dipendenti; ne ha invece 21.

Questo significa che sono a libro paga del Senato ben 34 persone a cui vengono concessi degli ammortizzatori sociali perpetui! E che ammortizzatori! Dovete sapere infatti che il rimborso che i gruppi ricevono per questo "personale aggiunto" varia tra i 92.847,64 e i 154.122,93 euro annui.

Il lauto stipendio per questi dipendenti fantasma, naturalmente ai danni della collettivita', e' pari a 123.305,28 che moltiplicato 40 significa 4.932.211,20 euro annui (8.220 sussidi di disoccupazione).

L'intervento completo di Ichino al Senato e' leggibile cliccando qui. Domanda: ma alla Camera, dove il numero dei deputati e' doppio rispetto al Senato, circoleranno dei fantasmi??

P.S. Nei prossimi giorni riprenderemo questa incredibile spesa perche' le soprese non sono finite!