giovedì 30 giugno 2011

Consiglio Superiore della Magistratura....aggiornamenti


Adesso abbiamo capito perche' il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) costa alla colletivita' cosi' tanti soldi (articolo del 16 giugno).

Il settimanale Panorama del 29 giugno pubblica a pagina 30 un articolo dal titolo eloquente: "CSM lumaca: un anno per le nomine in terra di mafia". Leggendo scopriamo che in una regione quale la Calabria, funestata dalla 'ndrangheta, c'e' voluto un anno e mezzo per trovare il nuovo procuratore generale di Catanzaro, Santi Consolo.

E' evidente che un cosi' duro lavoro ha determinato un grande impegno non solo da parte dei 24 consiglieri ma anche dei 243 dipendenti dell'Ente che, ebbene ricordare, hanno effettuato nel 2010 complessivamente 689.877 ore di straordinario.

martedì 28 giugno 2011

dopo i dipendenti "fantasma" non potevano mancare anche i Partiti fantasma

Che i Partiti si fossero crati una legge a doc per avere a disposizione un finanziamento pubblico e' noto a tutti. Questo "si e' reso necssario", dira' qualche segretario di partito, per via dell'approvazione del referendum che negava la possibilita' di ricevere i rimborsi elettorali.

Quello che molti meno sanno e' che, in caso di elezioni anticipate, come in quest'ultima legislatura, i rimborsi elettorali di quella precedente proseguono fino ad esaurimento del quinto anno di "ipotetica legislatura". E' proseguono anche per i partiti che nel frattempo si sono estinti (vi ricordate ancora della Margherita?). Tutto questo grazie ad un emendamento inserito alla chetichella nel decreto milleproroghe del 2006.

Grazie ad una bella inchiesta (clicca qui) fatta dal quotidiano la Repubblica scoprimo i fondi che vengono tutt'ora elargiti per la XV legislatura (2006/2008) e per la XVI (2008/2013), quella attuale.

I fondi sopra citati riguaredano le elezioni per Camera e Senato, ma la musica e' la stessa per Europee, Regionale ecc. ecc.

Due considerazioni ritengo doverose. La prima riguarda il fatto che il Movimento 5 stelle che vede come leader Bepper Grillo, alle scorse elezioni regionali del 2010 (ma anche alle amministrative del 2011) ha ben figurato conseguendo un ottimo risultato elettorale in tutte le regioni senza spendere grandi somme e, soprattutto, senza chiedere alcun rimborso. La seconda, tutti i gruppi eletti, sia in Parlamento che nelle Regioni, godono di abbondanti finanziamenti (vedi articolo su dipendenti fantasma del Senato) per il funzionamento del gruppo e per il personale. E' proprio necessario un finanziameto aggiuntivo dove si ottengono rimborsi 10 volte maggiori rispetto a quello che si e' dichiarato (vedi Lega)? Senza parlare delle violazioni durante la campagna elettorale dove tutti, o quasi, i partiti attaccano i propri manifesti senza curarsi del rispetto delle regole tanto si sono fatti una legge che con mille euro sani tutte le malefatte!

 Per i nostri calcoli sui sussudi prendiamo in considerazione solo i soldi tutt'ora elargiti ai partiti fantasma per la XV legislatura (quella precedente a questa). La cifra riportata in tabella sul quotidiano la Repubblica e' pari a 150 milioni di euro.

sabato 25 giugno 2011

L'incredibile storia dei dipendenti fantasma del Senato


Pietro Ichino, giustlavorista ex dirigente del sindacato Fiom-Cgil ed attuale Senatore della Repubblica eletto nelle file del Partito Democratico, ha denunciato in questi giorni un'incredile sperpero di denaro pubblico riguardo il pagamento di dipendenti di ex gruppi parlamentari.

Tutto ha inizio con una delibera del Consiglio di Presidenza del 1993 che istituisce un meccanismo volto a consentire ai dipendenti dei Gruppi parlamentari che risultavano non più costituiti, di non essere licenziati, bensì essere – per così dire – assorbiti da altri Gruppi interessati a impiegarli utilmente, anche in soprannumero rispetto all’organico normale determinato in base al numero dei senatori. A tal fine la Presidenza del Senato allora dispose l’assegnazione a ciascun Gruppo di un contributo speciale, commisurato al numero dei dipendenti assorbiti. La stessa delibera disponeva altresì che il personale dei Gruppi disciolti che non fosse stato assorbito da alcun altro Gruppo, confluisse nel Gruppo Misto.

Spiegato il dispositivo normativo il risultato pratico e':

   – il Gruppo del Popolo della Libertà dovrebbe, in base al numero dei propri senatori (131), secondo la regola generale, disporre di 21 dipendenti; ne ha invece 30;
   – il Gruppo del Partito democratico, composto da 106 senatori, dovrebbe disporre di 18 dipendenti; ne ha invece 24;
   – il Gruppo della Lega Nord, composto da 26 senatori, dovrebbe disporre di  9 dipendenti; ne ha invece 10;
   – il Gruppo dell’Unione di Centro, SVP e Autonomie, composto da 15 senatori, dovrebbe disporre di 7 dipendenti; ne ha invece 12;
   – il Gruppo dell’Italia dei Valori, composto da 12 senatori, dovrebbe disporre di 6 dipendenti; ne ha invece 12;
   – il Gruppo misto, infine, composto da 21 senatori, dovrebbe disporre di 8 dipendenti; ne ha invece 21.

Questo significa che sono a libro paga del Senato ben 34 persone a cui vengono concessi degli ammortizzatori sociali perpetui! E che ammortizzatori! Dovete sapere infatti che il rimborso che i gruppi ricevono per questo "personale aggiunto" varia tra i 92.847,64 e i 154.122,93 euro annui.

Il lauto stipendio per questi dipendenti fantasma, naturalmente ai danni della collettivita', e' pari a 123.305,28 che moltiplicato 40 significa 4.932.211,20 euro annui (8.220 sussidi di disoccupazione).

L'intervento completo di Ichino al Senato e' leggibile cliccando qui. Domanda: ma alla Camera, dove il numero dei deputati e' doppio rispetto al Senato, circoleranno dei fantasmi??

P.S. Nei prossimi giorni riprenderemo questa incredibile spesa perche' le soprese non sono finite!

giovedì 23 giugno 2011

Antitrust contro Poligrafico.....aggiornamenti

Qualche giorno fa ci eravamo occupati della societa' ad intero capitale pubblico Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l'avevamo definita un po' "ballerina" per via dello scioglimento del Consiglio di Amministrazione inserito nel Decreto sviluppo 78/2010. La caduta del cda era dovuta, almeno ufficialmente, alle lungaggini per la produzione della carta d'identita' elettronica e della sua integrazione con la tessera sanitaria e il codice fiscale.

Ebbene, grazie al quotidiano on line leggioggi, si apprende come l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), in una nota Pubblicata sul Bollettino del 13 giugno ritenga che: "La ragione dell’esclusiva nelle forniture alle Amministrazioni statali attribuita al Poligrafico non sembra risiedere in motivi tecnici né in esigenze riconducibili a particolari caratteristiche dei prodotti e dei relativi processi produttivi".

Insomma, dopo il danno adesso abbiamo anche la beffa!
ps. Ma da chi siamo governati???

mercoledì 22 giugno 2011

il costoso valzer delle poltrone nei Cda di Sogei e Poligrafici (due societa' a capitale pubblico!)

Con il Decreto sviluppo (l.78/20110) per la seconda volta in due anni vengono azzerati i Consigli di Amministrazione di due importanti Societa' per Azioni a capitale interamente pubblico: si tratta della Sogei e dell'Istituto Poligrafico e Zecca.

La motivazione ufficiale e' quella della produzione della carta d'identita' elettronica e della sua integrazione con la tessera sanitaria e il codice fiscale. Per ora, quello che è certo è che, ancora una volta, assistiamo allo sperpero di denaro pubblico che consegue alla continua instabilità gestionale, alla rimodulazione di organici ed organigrammi, alla riformulazione di indirizzi e piani operativi, con motivazioni che appaiono quanto meno poco convincenti e trasparenti. La Carta d’identità elettronica è un progetto che risale addirittura al 1997 (14 anni fa !), più volte rilanciato e altrettante volte naufragato!

Esemplare il caso Sogei. Per questa Società, infatti, si tratta del quarto scioglimento anticipato in soli cinque anni, in una società pubblica, che ha compiti strumentali, di natura meramente tecnica, il cui unico cliente è il ministero dell’Economia, che ne indirizza, con pieni poteri di controllo, l’attività.
Della vicenda si occupa la Corte dei Conti nella relazione sulla gestione della società per gli anni 2006-2007, che qualifica la norma con la quale si scioglie il Cda “per molti aspetti invero piuttosto singolare”. Nelle sue conclusioni la Corte dei Conti considiera i costi definiti “aggiuntivi” in quanto imputabili – almeno indirettamente – ai primi due scioglimenti anticipati del C.d.A. di Sogei, pari a oltre 11 milioni di euro. Se considerate che di scioglimenti ne avverranno ancora tre e' facilmente intuibile che i costi sostenuti da noi contribuenti sara' ben maggiore di quelli fino ad ora individuati.

Questo sperpero inutile di danaro non comporta solo un danno alle casse dello Stato, cioe' noi, ma ci priva anche di possibili servizi. In questo caso, prendendo solo in considerazione gli 11 milioni calcolati dalla Corte dei Conti, i mancati sussidi di disoccupazione sono ben 18.333!!

domenica 19 giugno 2011

485.000 euro per una scuola di Magistratura "leghista" mai nata

“Io mi sento più sicuro se vado a farmi giudicare da un magistrato che capisce il mio dialetto”. Da oggi, quindi, chi in Lombardia dovrà affrontare un procedimento giudiziario può stare più sereno. Parola di Umberto Bossi.
La scuola tanto voluta dal vertice leghista, Castelli in testa, dopo circa 5 anni dal primo decreto legisltativo non ha ancora visto la luce e, considendo le parole del Vice Presidente del CSM Vietti, mai la vedra'! Bene hanno fatto le amministrazioni locali, comune e provincia di Bergamo, a disimpegnarsi dal progetto. Peccato pero' che per due anni hanno pagato un affitto che ammonta a 485.000 euro.

Chi vuole apprendere tutte le vicende della mancata scuola di Magistratura "lombarda" puo' leggere l'articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano.

Quello che a noi precari interessa e' sapere che 808 possibili sussidi di disoccupazione non sono stati erogati.

giovedì 16 giugno 2011

Consiglio Superiore della Magistratura, la legge la fanno loro

Il Consiglio Superiore della Magistratura (di seguito CSM), organo di autogoverno della Magistratura ordinaria (civile e penale) di rilievo Costituzionale, ha il compito di perseguire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura italiana dagli altri poteri dello Stato, Esecutivo in particolare (ergo il Governo ergo Silvio Berlusconi). Rimando a Wikipedia per maggiori informazioni.

L'idea di occuparsi del CSM e' frutto di un articolo pubblicato su l' Espresso del 9 giugno (pagg. 56, 57, 59).

I lettori di questo blog ormai sanno qual e' l'intento dei nostri articoli: scovare le spese superflue nella Pubblica Amministrazione per convertirle in sussidi di disoccupazione a vantaggio di chi, licenziato, non gode di alcun ammortizzatore sociale se non il supporto della propria famiglia.

Ebbene, nel nostro CSM, di spese da poter convertire sembra ce ne siano parecchie:

1) dall'articolo si evince come il CSM italiano sia il piu' ricco del mondo: budget 2011 38milioni 828mila 149euro. La crisi questo "nostro" organo costituzionale sembra non averla assaporata dal momento che dal 2007 ad oggi il bilancio e' cresciuto del 26,23%. Non sarebbe il caso di dotare questa struttura di fondi pari alla media degli organi di altri paesi europei come Francia, Spagna e Germania?

2) tutta la Pubblica Amministrazione, in rispetto della finanziaria 2010, e' concentrata in un piano di contenimento della spesa attraverso il blocco delle assunzioni nonche' del licenziamento massiccio per chi ha contratti "atipici" (vedi licenziamenti nella sanita' piemontese). Si tratta di tagli "orizzontali" per i quali lo stesso Mario Draghi non e' d'accordo . Al CSM tutto questo non serve perche' le regole se le fanno da se. Nello specifico, a fronte della legge che prevede un valore dei gettoni di presenza per i 24 consiglieri non superiore a 30 euro giornalieri, hanno deciso di assegnarsi una cifra forfettaria mensile di 4.860 euro. Ma 30 euro moltiplicati 22 giorni lavorativi al mese non fa 660 euro?

3) sempre in base al contenimeno della spesa, la finanziaria 2010 chiede un'attenzione anche per le ore di straordinario. Al CSM i 243 dipendenti nel 2010 hanno effettuato ben 689.877 ore di straordinario;

4) il CSM, come scritto sopra, ha un numero di consiglieri pari a 24. Gli autisti sono 32. Anche in questo caso qualcosa non torna soprattutto considerato che lo stesso ente in Francia, riporta l'autore dell'articolo Stefano Lavadiotti, ne dispone di 3, si, avete letto bene tre!!

5) lo stipendio di ogni singolo consigliere del CSM e' pari a 222.000 euro lordi annui (il vice presidente piemontese Michele Vietti 255.000).

6) Oltre allo stipendio e al gettone di presenza forfettario i non residenti possono contare su un'indennita' di missione pari a 340 euro lordi  al giorno!!.

Quando sento dire nei vari Talk Show televisivi che al nostro paese, per uscire dalla crisi, servono maggiore Solidarieta' e Competitivita' e poi leggo di questi stipendi, gettoni e indennita' di missione qualche domanda mi sorge spontanea!!

P.s. per i nostri sussidi di disoccupazione prendiamo in considerazione solo i risparmi provenienti dal rispetto della legge che prevede il tetto di 30 euro per il gettone di presenza giornaliero: (4.860 euro forfettario mensile - 660 gettone secondo legge = 4.200 * 24 consiglieri *12 mesi = 1milione 209mila 600euro pari a 2.016 sussidi del valore di 600euro.

P.s. Su l'Espresso di questa settimana e' Pubblicata una lettera di "smentita" del Segretario del CSM ma, come dice l'autore dell'articolo: "grazie per la lettera, che peraltro non smentisce nulla di quanto abbiamo scritto".

lunedì 13 giugno 2011

La regione Lombardia si e' "fumata" 1,5 miliardi di euro

La Regione Lombardia, molto spesso indicata come modello di gestione nell'ambito della sanita' (forse bisognerebbe precisare modello per la prestazione dei servizi attraverso l'utilizzo delle strutture convenzionate piu' che per la gestione di quelle pubbliche), nel 1999 varo' la carta dei servizi.

Dalla presentazione sembrava essere uno strumento di grande innovazione. Uno degli utilizzi, per esempio, poteva portare alla scelta del medico di base evitando lughe code ai classici sportelli. Dopo circa 12 anni l'unico uso, secondo il sito Linkiesta, sembra sia l'acquisto delle sigarette presso i distributori automatici di sigarette.

Le risorse fin qui utilizzate per lo sviluppo del servizio, Michele Sasso autore dell'articolo, le quantifica in circa 1,5 miliardi di euro. Larticolo completo lo potete leggere cliccando qui

Per chi vuole approfondire l'importante tema della Sanita', che rappresenta circa l'80% del bilancio di una Regione (in Piemonte 81% per essere pignoli), segnalo un interessante blog, che tratta il tema della Sanita' pubblica. E' curato da un medico Presidente del Comitato "Salviamo il San Giacomo".

Tornando ai nostri sussidi, se i circa 128 milioni di euro annui mediamente spesi dalla Regione Lombardia, fossero stati utilizzati per erogare sussidi di disoccupazione (valore ipotetico 600 euro) avremmo avuto a disposizione ben 212.778 assegni per alleviare la mancanza di lavoro per chi e' sprovvisto di qualsiasi forma di ammortizzatore sociale!

venerdì 10 giugno 2011

rimborsi elettorali, anche se presentati in ritardo la Camera sborsa 460 mila euro

La Camera salva i partiti, e le liste civiche. Questo grazie all'ok ai rimborsi elettorali per cinque liste che hanno presentato fuori tempo massimo le richieste di liquidazione per le spese sostenute alle elezioni regionali del 2010.
Si tratta di 460 mila euro cosi' ripartiti:
- La Puglia per Vendola 198.000 euro;
- Insieme per Bresso 117.000 euro (Piemonte);
- Lista civica cittadini per Bonino 74.000 euro;
- Noi con Burlando 49.000 euro (liguria);
- Io amo la Lucania (lista civica candidato Magdi Allam  Basilicata).
Chissa' se fosse capitato ad un comune mortale.
P.s. Ma almeno una sanzione non la si poteva applicare? Ad esempio, se si fosse "prelevato" il 30% (come per i pagamenti effettuati in ritardo ad Equitalia) avrebbe permesso un risparmio per "Pantalone" 138 mila euro.

In definitiva 138.000 Euro darebbero vita a  230 sussidi a disposizione di chi e' privo di qualsiasi ammortizzatore sociale.

L'articolo completo lo si puo' trovare a pagina 20 de "l'Espresso" del 20 giugno 2011.

giovedì 9 giugno 2011

I parlamentari (e i loro parenti) vanno dal dentista e pantalone paga!

Grazie ad un'interrogazione presentata dal gruppo (anche se eletti nelle liste del PD) dei Radicali si e' scoperto come, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro.

Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Leggi tutto l'articolo ed osserva la tabella riepilogativa delle spese!

Per chi volesse sapere quanti sussidi di disoccupazione (valore 600 euro) si potrebbero erogare al posto della polizza medica per i nostri parlamentari, sappia che sono 16.862!

La Repubblica
11 Aprile 2011

mercoledì 8 giugno 2011

Sportello della Salute, un doppione degli sportelli presenti nelle ASL

E 'polemica, in Regione Piemonte, sulla nascita dello «Sportello in salute», una sorta di punto di ascolto e di sostegno «in campo neutro» dedicato ai cittadini alle prese con problemi o contenziosi con un'Asl o un ospedale, o bisognosi di un aiuto pratico grazie al volontariato. Nino Boeti, responsabile per la Sanità dei Ds, annuncia un'interrogazione per chiedere conto sia dell'obiettivo sia del finanziamento previsto per il progetto adottato dal commissario dell'Aress, Claudio Zanon, lo scorso 10 novembre: 65 mila euro l'anno per l'affitto dei locali nel 2011, altri 22 per il periodo che va dall'1 novembre al 31 dicembre prossimo, ulteriori 20 mila euro per immobili e arredi, altri 5 mila per software. Insomma, secondo il consigliere regionale si tratta di «Un doppione degli Uffici Comunicazione e Relazioni col Pubblico che già esistono in tutte le Aziende sanitarie e in tutte le Aso».

Per il nostro calcolo 65.000 euro annui diviso 600 (valore ipotetico del sussidio) fa 108 assegni non erogati a persone che hanno perso il lavoro e non godono di alcun sostegno al reddito. Non sara' un grande numero ma, come diceva Toto': "e' la somma che fa il totale"!
Marco Accossato
La Stampa
20 Novembre 2010

lunedì 6 giugno 2011

CNEL l'inutile ente da 20 milioni di euro

Ecco come il giornalista Stefano Livadiotti nel suo articolo pubblicato su l'Esperesso definisce il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL): "un oggetto poco noto citato dai sussidiari con la definizione di organo di rilevanza costituzionale. Di fatto il Consiglio, il cui presidente sarebbe secondo alcune ardite interpretazioni la quarta carica dello Stato, non conta un fico secco e detiene da anni un'incontrastata leadership sull'affollato mercato nazionale dell'aria fritta".
Quanto alle proposte di legge, in mezzo secolo i consiglieri ne hanno faticosamente messe a punto undici (alcune di portata storica, come quella sulle agevolazioni bancarie ai pescatori). Considerando che il Cnel brucia poco meno di 20 milioni di euro l'anno, si può calcolare che in media ciascuno degli elaborati sia costato alle tasche dei contribuenti qualcosa come 100 milioni. In compenso, nessuno ha mai tagliato il prestigioso traguardo dell'approvazione parlamentare.

Senza voler licenziare i dipendenti, il costo annuo di funzionamento del carrozzone e' pari a 10.657.544 e 60 centesimi. Se ne potrebbero distribuire di assegni di disoccupazione (per l'esattezza 17.763 se i sussidi avessero il valore di 600 euro)!

l'Espresso
3 maggio 2011

Nuovi Sottosegretari, ma quanto ci costano?!

Recentemente il Governo ha "assunto" nove nuovi sottosegretari. Per capirne le motivazioni e la giusta dislocazione vi consiglio la visione dell'editoriale di Marco Travaglio ad Annozero del 12 maggio 2011.
Se qualcuno e' interessato a sapere qual e' il loro costo e' presto detto: 3.172.104 (tremilionicentosettantaduemilacentoquattro euro)! A onor del vero dopo le dimissioni da Sottosegretario di Daniela Melchiorri la spesa complessiva ammonta a 2.819.648 euro.

Per chi vuole conoscere il dettaglio di tutte le voci di spesa puo' leggere l'articolo de "Il fatto quotidiano" datato 09 Maggio 2011.

Riassumendo 2.819.648 Euro diviso 600 Euro (sussidio ipotetico) = 4.700 sussidi annui